Modello | Bell AH-1S "Firewatch Cobra" | |
Produttore, scala | Fujimi, scala 1/72 | |
Cenni storici | ||
Soggetto | N109Z | |
Forza, livrea | U.S. Forest Service | |
Luogo e periodo | Redding (California) 2008 | |
Cenni storici Nel 2003 l'US Forest Service (Corpo Forestale americano) acquisì 25 Cobra dismessi nel 1996 dall'esercito statunitense. Gli elicotteri furono "civilizzati" (o meglio "retrofitted") con l'applicazione di telecamere ad alta risoluzione e sensori infrarosso per offrire un quadro della situazione preciso anche attraverso il fumo. Il lavoro di questi elicotteri consiste infatti nell'offrire un quadro della situazione preciso anche attraverso il fumo e guidare così con precisione l'intervento dei velivoli ad ala fissa nelle operazioni di estinzione degli incendi boschivi. Il soggetto che mi appresto a realizzare è il N109Z di stanza a Redding in California, che fu immatricolato per la prima volta nel 1969. | ||
Realizzazione | ||
Produzione | Realizzato da scatola con autocostruzioni (FLIR, decal e altro) | |
Colorazione | Colori acrilici ad aerografo e pennello, invecchiamento a olio | |
Tempistiche | Novembre 2016 - marzo 2019 | |
Ambientazione | Su basetta autocostruita | |
Note | ||
Ha partecipato alla Campagna "Game Over" 2019 di Modellismo Più. | ||
Foto del soggetto originale | ||
W.I.P. - La costruzione del modello | ||
L'unico
kit valido per ottenere questo particolare Cobra in 1/72 credo sia il
Fujimi AH-1S Cobra Step III, monomotore con canopy squadrato. C'è un po'
di lavoro da fare sul musetto per l'installazione del FLIR e nella
parte sotto all'abitacolo, dove è chiaramente stata tolta l'arma, ma
niente di particolarmente difficile.
La prima parte da modificare è quella sotto e davanti all'abitacolo,
dove non c'è più l'arma e al suo posto sono state inserite le nuove
apparecchiature.
Quindi, come primo passaggio si tratta di ricostruire la nuova carenatura sotto alla postazione del tecnico. Per questo ho sagomato degli avanzi di plastica nella dimensione corretta e ho realizzato le pareti verticali della carenatura.
Questa è la situazione risultante e il resto sarà sagomato una volta che le semifusoliere saranno unite.
Per
ottenere il musetto giusto, ho dovuto togliere una parte del sostegno
precedente e preparare una sede per l'inserimento del FLIR, che ho in
resina. La soluzione più comoda che mi è venuta in mente è stata
l'utilizzo della cannuccia di un succo in brick, che ha il diametro
interno perfetto per accogliere il supporto del FLIR.
Poi è iniziato i lungo lavoro di stuccatura. Infatti ho in casa solo il Tamiya Putty Basic Type, che è abbastanza liquido e si ritira nell'asciugatura, richiedendo quindi diverse applicazioni.
Una volta finito e levigato il musetto, il FLIR si inserisce ottimamente e il gioco è fatto.
Gli interni non hanno richiesto particolari attenzioni, se non quella di eliminare le blindature laterali, che erano presento nel kit. Chiusa la fusoliera, resta da fare il lavoro di stuccatura delle picole fessure che rimangono tra i vari componenti.
Qualche
problema invece è dato dal canopy, visto che è leggermente più stretto della
fusoliera. Avevo notato questo dettaglio durante le prove a secco, ma
non potevo farci nulla, perché se avessi stretto la fusoliera non si
sarebbe più raccordata con il musetto. Comunque si puà risolvere allargando leggermente il canopy a caldo.
Posizionato finalmente il canopy con la vinavil, ho mascherato i trasparenti e alcuni
dettagli per non rovinarli con la carteggiatura, per poi stuccato
abbondantemente dove serviva.
Ora il Cobra si presenta così, dopo ripetute fasi di stucco e primer.
Dopo
alcune stuccature e carteggiature, ho aggiunto i pattini e realizzato
alcuni accessori autocostruiti, come il tagliacavi e il sensore sopra al
canopy.
Poi è iniziato il lavoro di verniciatura, con il bianco di base. Ho deciso di non fare dl preshading, perché questi elicotteri sono ben tenuti e non si notano scolorimenti o deformazioni. Valuterò alla fine se procedere con un po' di post shading e con il lavaggio, per dare un aspetto più realistico al tutto.
Il successivo lavoro di verniciatura prevede i colori bianco, rosso/arancio e nero. Di seguito le foto della
sequenza di verniciatura.
Sono partito con la mascheratura del bianco per poter dare il rosso/arancio. Le foto reperite in rete mostrano chiaramente l'andamento dei colori e i riferimenti sul kit aiutano a capire dove posizionare il nastro.
Ecco il risultato dopo la prima stesura del colore. Servirà qualche ritocchino, ma nulla di importante.
Dovrò invece trovare il modo di risolvere il fastidioso problema sul bordo dei trasparenti. Come si nota dalle foto, l'errore sta nell'aver utilizzato la stessa mascheratura dei trasparenti per il primer, il bianco e il rosso. Questo ha comportato la creazione di uno scalino che ora lascia vedere i colori sottostanti.
Il giorno successivo sono passato alla mascheratura per il nero.
E questo il risultato del lavoro.
Come
dicevo, c'è un problema antiestetico che
voglio risolvere: in pratica sui bordi dei trasparenti, sotto al rosso, si vede il bianco della precedente verniciatura e anche il primer, perché
hanno fatto spessore.
Ovvio che la migliore soluzione sarebbe stato
prevenire la cosa effettuando una doppia mascheratura: la prima più
ampia per primer e primo colore, la seconda più interna per andare a
coprire con il rosso. In pratica è lo stesso che si fa con le decal
autoprodotte, quando il bianco sottostante si tiene leggermente interno. Ma ora è tardi e mi troverei a dover ridare il rosso, con il rischio di cambio di colore per differenza di diluizione.
Quindi ho deciso di sperimentare una nuova soluzione, stampandomi con
la laser una specie di riproduzione delle guarnizioni nere sui bordi dei
vetri. Per evitare di tagliarle di volta in volta, ho misurato ogni
lato delle finestrature (un lavoro di pazienza) e disegnarmi le
righine nere con CorelDraw.. Sotto a sinistra l'inizio del lavoro, con il posizionamento delle guarnizioni superiori; sotto a destra finito.
Mi scuso per le foto fatte con il cellulare, con i riflessi della
lampada sulla future (necessaria per fissare il tutto) che non fanno
capire bene il risultato, ma a occhio (e con gli occhiali ingranditori)
il risultato mi soddisfa..
Il posizionamento delle decal non ha creato particolari problemi, tranne per il fatto che alcune erano un po' spesse e hanno necessitato di incisioni e largo uso di ammorbidente per adeguarsi ai dettagli.
Forse
potrebbe essere interessante sapere che anche i "pallini" bianchi in
leggero rilievo sul muso sono riprodotti con una decal. Si tratta di
"cupoline" bianche e pensavo infatti che sarebbe stato abbastanza
problematico posizionare dei cerchietti di plastica, sia per lo spessore
eccessivo, sia per la difficoltà di trovare la simmetria perfetta nel
posizionamento. Quindi ho risolto con una decal che riproduce i 4
cerchietti bianchi, su cui poi ho posizionato una goccia di vinavil ciascuno.
In attesa che si asciugasse la future che deve sigillare le decal, mi sono dedicato al rotore con le grosse pale (dalla dimensione impressionante rispetto alle 4 "micropale" dell'NH-500 che sto facendo per la campagna
Easy Italia).
Il passaggio successivo è rappresentato da un lavaggio selettivo molto leggero a olio, solo
per evidenziare alcuni dettagli e per togliere un po' l'effetto piatto
che un soggetto così pulito verrebbe ad avere in 1:72
Gli
ultimi passaggi hanno riguardato l'aggiunta di alcuni accessori.
Tra questi ci sono i fari attaccati sotto ai bracci dei pattini, che mi ha gentilmente procurato l'amico Kicco64. Ecco alcune foto del modello finito.
Di seguito un paio di foto che mostrano alcuni dettagli autocostruiti, come l'antenna sopra allo scarico, le 6 antennine e il tagliacavi sotto al traliccio, il grosso cavo di collegamento del flir e le corde per il blocco del rotore.
Ed ecco le foto finali del modello imbasettato per contestualizzarlo.
E le ultime foto sono dedicate al suo affiancamento al "collega" OV-10A "Bronco", anche lui veterano del Vietnam, assieme al quale contribuisce ancora oggi a sostenere dall'alto l'impegnativo lavoro dei Vigili del Fuoco californiani, che ogni anno si confrontano con incendi di immense proporzioni.
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E come ultimissima foto, il Cobra con la patch US FOREST SERVICE appena arrivata direttamente dagli USA
© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino
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Bell AH-1S "Firewatch Cobra"
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