Normandia 1944 - E ora dove vado?



 Dati Kit
DioramaLisieux, Normandia, 1944   
Produttore, scala
  
Italeri, scala 1/72
  
 Cenni storici
SoggettoSoldati tedeschi in una rotatoria in Normandia nei giorni dello sbarco 
LivreaWehrmacht
Luogo e periodoLisieux, Normandia, giugno 1944
Cenni storici
Le fasi belliche francesi della Seconda Guerra Mondiale non mi hanno mai attratto dal punto di vista modellistico, ma la Campagna di Modellismo Più per l'80° anniversario della Battaglia di Normandia, mi hanno stimolato una ricerca per trovare ispirazione e mi sono imbattuto in una foto datata 1944 che ha catturato la mia attenzione.
Si tratta di un a costruzione in legno che segnala la chiusura della strada (Gesperrt) e indica le direzioni alternative per raggiungere diverse località. Studiando le direzioni dei segnali stradali, sono giunto alla conclusione che l'incrocio si trovasse a Lisieux, in Normandia. Sulla carta a destra ho evidenziato le località indicate dai segnali e il punto dove penso si trovasse il blocco stradale.


Grazie alla consulenza dell'amico Stephane, ho anche scoperto che Lisieux è la località dove la resistenza francese salvò la segretezza dello sbarco, facendo un attentato all’ufficiale tedesco che aveva scoperto i piani degli alleati, grazie al ritrovamento del corpo di un geometra morto d’infarto sulla spiaggia con tanto di attrezzature per le misurazioni, che avrebbe dovuto passare agli alleati.


Osservando meglio la foto storica, ho notato anche il locale "La Rotonde" e questo mi ha consentito di scoprire il punto esatto dove fu scattata la foto (una rotatoria), identificato tramite Google Street View, perché questo locale storico esiste ancora.

Tutta questa premessa perché ci tenevo a raccontare la genesi di questa mia idea di riprodurre per questa campagna un dioramino con gli ormai famosi segnali e un soldato tedesco sul tipico sidecar della Wehrmacht.








 Realizzazione
ProduzioneRealizzato da kit con aggiunta di dettagli
ColorazioneColori acrilici ad aerografo e pennello, invecchiamento a olio
TempisticheFebbraio-Marzo 2024 
Ambientazione
  
Su basetta auto-costruita con blocchetto di marmo

 Note
Il modello ha partecipato alla campagna "80° Battaglia di Normandia" 2024 di Modellismo Più.

 Foto del soggetto originale



 W.I.P. - La costruzione del modello

Inizialmente pensavo di realizzare il diorama con un soldato in bicicletta avanzato dal kit Italeri 313 con cui anni fa ho realizzato la Schwimmwagen in 1:35. Successivamente, l'amico Enrico Bai mi ha offerto un sidecar con relativo soldato provenienti dal kit Italeri 6121 che, essendo in 1:72, è più nelle mie corde, oltre a consentirmi una riproduzione ancora più fedele della scenetta.


Invece che iniziare dalla plastica, sono partito con delle considerazioni sul dioramino, iniziando dai cartelli, che sono i co-protagonisti della scenetta. 


Inizialmente avevo il dubbio se fosse il caso di stare sulla scala 1:35, perché credevo che i cartelli non risultassero leggibili quando riprodotti un scala 1:72. devo dire invece che la qualità è comunque ottima e quindi ho scelto di stare sulla mia scala.

Poi ho iniziato a ragionare sui colori della segnaletica, visto che la foto è ovviamente in bianco e nero. Sarei propenso a utilizzare il fondo bianco per quelli chiari (Pont-L'eveque e Orbec) e il legno naturale chiaro (pino o abete) per quelli più scuri. Forse Gesperrt potrebbe essere giallo. Per il colore delle scritte starei sul nero. 





In ogni caso, per prima cosa ho ritagliato e raddrizzato i cartelli con Photoshop e quindi ho importato la grafica in Corel Draw.
Qui una prova di stampa in scala 1:72, dove a sinistra c'è la versione originale, in centro la stessa rielaborata con i colori che mi sono immaginato, mentre a destra la versione vettorializzata, che avevo pensato di utilizzare se la stampa della foto non avesse avuto una qualità sufficiente. 
La versione più realistica e soddisfacente è senza dubbio quella centrale.







Arrivata la micro-scatola speditami dall'amico Enrico Kicco64, con il contenuto del kit Italeri 6121, oltre a un FNI (Figurino Non Identificato, probabilmente Preiser) che mi servirà per riprodurre il commilitone appiedato che cerca di spiegare la direzione migliore al motociclista.
Dovrò cimentarmi in tecniche da Herr Frankenstein per me assolutamente nuove, al fine di scambiare teste tra un figurino e l'altro. Spero di venirne fuori.







È arrivato il momento di armarsi di pazienza, coraggio, limette e cutter per rendere più presentabili i co-protagonisti della scenetta.


A prima vista il dettaglio del mezzo mi sembrava ottimo, ma, una volta inforcati gli occhiali ingranditori, è risultato chiaro che la piccola scala ha necessitato di alcuni compromessi. I problemi sono particolarmente evidenti nella parte anteriore, dove la forcella è tutta d'un pezzo, la caratteristica struttura tubolare che protegge il parafango è piena e il porta targa ha uno spessore di diversi centimetri.


Dopo un bel po' di lavoro per eliminare le plastiche in eccesso e ricreare il tutto con filo metallico e stagnola, il risultato mi sembra più accettabile.


Successivamente ho applicato le istruzioni del Dr. Frankenstein e ho sostituito le teste dei due tedeschi, che ora le hanno più consone alla scenetta.


Dopo alcune vicissitudini e indicazioni dagli amici del forum sui colori corretti per le due uniformi, ho dipinto con acrilici i figurini, facendo seguire poi un dry-brush chiaro, un lavaggio a olio con Bruno Van Dyck, un'opacizzata sulle stoffe e un'impolverata alle parti basse delle gambe, visto l'ambiente in cui operavano i militari.




Anche il mezzo è praticamente finito, con drybrush, lavaggio e impolveramento ad aerografo. Mi mancano solo le targhe, che stamperò con laser su ritagli di supporto decal.



Ho dato incarico a un piccolo falegname di prepararmi il progetto dell'accrocchio stradale porta cartelli, desumendo le misure dalla foto originale. Lui è uno precisino e ha fatto anche la lista del materiale con le misure. Come materia prima ho messo a disposizione quella che nella vita precedente era una bacchetta per mescolare il caffè delle macchinette, di quelle ecologiche, in legno spessore 1,2 mm. Vedo ora dalla foto che alcune "assi" vanno rifinite meglio (a occhio nudo non mi ero accorto) prima di procedere all'assemblaggio.



Come dicevo, il legname proviene da una bacchetta delle macchinette del caffè, mentre i segnali sono stampati con una laser e poi incollati su un cartoncino, per dare lo spessore corretto in scala. Il retro dei segnali l'ho trattato in modo differenziato con delle matite colorate, ma lo si nota solo con gli occhiali ingranditori.


Una volta affissi i cartelli, il risultato mi sembra abbastanza convincente.


Ed ecco la segnaletica contestualizzata sulla basetta, realizzata con un blocco pezzo di marmo nero che nella vita precedente era una targa per qualche tipo di premiazione che non ricordo.


Ho stampato con la laser le decal per le targhe: due sul parafango anteriore e una per il porta targa posteriore.
La tecnica è la mia solita da "braccino corto", utilizzando ritagli di vecchi fogli decal. La qualità della stampa è ottima, perché i codici sono perfettamente leggibili nonostante le misure siano 3,8x0,8mm di larghezza della targa anteriore e 1,7x1,2mm per quella posteriore. 
Fare fotografie così ravvicinate in 1:72 non ha molto senso secondo me, perché il risultato dal vivo è molto migliore, anche con gli occhiali ingranditori.


Ed ecco il dioramino con cui ho cercato di contestualizzare la scenetta grazie alla stampa della foto originale. Qui di seguito una foto dell'insieme con il solito centesimo per comprendere le dimensioni e una foto dall'alto per la disposizione. Ho tenuto volutamente gli elementi più lontano possibile dalla foto di sfondo, per consentire una migliore leggibilità.






Nella parte posteriore ho stampato la mappa della zona della Normandia evidenziando le località riportate nella segnaletica che si trovava nella rotatoria di Lisieux.





© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino