Breda-Nardi NH-500MC


 Dati Kit
ModelloBreda-Nardi NH-500MC
Produttore, scala
  
Italeri, scala 1/72
  
 Cenni storici
SoggettoVolpe 90 - Reparto Operativo Aeronavale di Como
Forza, livreaGuardia di Finanza
Luogo e periodoSezione aerea di Venegono (VA) - 2002
Cenni storici
La serie Hughes 500 venne prodotta a partire dal 1963 in risposta a un requisito dell'U.S. Army per un elicottero di osservazione leggero (LOH), scorta, attacco, trasporto personale ed eliambulanza. Si tratta di una fortunata famiglia di elicotteri leggeri multiruolo, che hanno trovato grande diffusione in ambito civile e in ambito militare (nella versione OH-6A Cayuse)
Questo versatile elicottero è stato prodotto in Italia su licenza dalla Breda-Nardi (acquisita dalla Agusta nel 1989) come NH-500. 50 NH-500C e D (quest'ultimo con coda a T) furono forniti alla Guardia di Finanza a partire dal 1977. 
Il soggetto del modello è il "Volpe 90" con matricola 81048, operativo nel 2002 a Venegono (VA)..

 Realizzazione
ProduzioneRealizzato da scatola con autocostruzioni (interni, alcune decal e altro)
ColorazioneColori acrilici ad aerografo e pennello, invecchiamento a olio
TempisticheAprile 2019 - Febbraio 2020
Ambientazione
  
Su basetta autocostruita  
 Note
Ha partecipato alla Campagna "Easy Italia" 2019 di Modellismo Più.
  
 Foto del soggetto originale


 W.I.P. - La costruzione del modello


Il kit è il semplice ed economico Italeri 1/72, offerto dal produttore italiano con le decal per realizzare un soggetto della Cavalleria dell'US ARMY in Vietnam, ma anche dell'esercito spagnolo e della Guardia di Finanza. Ovviamente ho scelto il soggetto italiano per la campagna Easy Italia. Stando a chi lo ha già realizzato, si tratta di un kit abbastanza ostico, soprattutto per quanto riguarda l'accoppiamento della fusoliera con l'ampia vetratura, che sembra non coincidere come ci si aspetterebbe.

Ecco le foto di rito del kit e del contenuto. Si tratta di un omaggio di qualche anno fa da parte dell'amico MG42, che ringrazio. Alcuni pezzi sono staccati dalla sprue, ma c'è tutto e nulla è stato pre-lavorato. 







Questo il foglietto decal incluso. Le scritte "pericolo" sono da rifare, perché di colore errato, e mancano altre decal, come il numero 90 sul muso.





Iniziando con gli interni, rispetto a ciò che viene fornito nel kit ho aggiunto la consolle centrale che congiunge sul pavimento il cockpit con i sedili e un minimo sindacale di cablaggi dietro al cockpit per accontentare l'occhio.
Le cinture cono realizzate in pura modalità "easy" o tradotto "alla buona" con delle striscioline di stagnola rubate a un tappo dello yogurt e fibbie in filo elettrico sagomato.

Il pezzo del kit che riproduce la strumentazione ha la componentistica con un buon rilievo, che si riesce a evidenziare molto bene con un dry brush (pennello secco) grigio chiaro. Ho disegnato le lancette e alcuni dettagli con un pennellino, mentre ho riprodotto l'orizzonte artificiale con un disegno al PC stampato e incollato al suo posto.
Il moderno monitor sulla sinistra del cockpit non è ovviamente presente nel vecchio kit Italeri e quindi lo ho aggiunto con un pezzetto di sprue su cui ho incollato una stampa di una mappa di navigazione.
Tutto abbastanza easy.

Prima di chiudere ho fatto millemila prove per capire se il trasparente si adatti in modo quanto meno decente alla struttura. Dopo un po' di lavoro di lima e carta vetrata sembra che possa funzionare.
Dalle foto si può vedere che ho creato l'estintore, utilizzando un pezzetto di sprue e una decal avanzata da un altro kit. Ho riprodotto anche la scatola gialla sulla sinistra, che non so bene a cosa serva.

Ecco il dettaglio dell'estintore.

Una piccola nota di colore per chi dovesse imbattersi nel montaggio del kit Italeri 028.
Le istruzioni di assemblaggio del rotore di coda sono evidentemente errate, perché questo va montato sulla parte sinistra del velivolo e non a destra, come indicato. In realtà sarebbe difficile sbagliare, perché salta subito all'occhio che il rotore non potrebbe "rotare" in corrispondenza dell'ala di coda.
Si tratta comunque di un errore nella stampa che è stato successivamente risolto da Italeri nelle ristampe successive.
Chiuso l'ovetto a sorpresa con la vetrata anteriore, la situazione è questa.
Ho mascherato con tanta pazienza i trasparenti e stuccato dove serviva, fra elementi che non combaciano e vistosi ritiri della plastica.

In attesa che arrivino le nuove zampette lunghe dell'ovetto (gentilmente offerte gratuitamente dall'Amico Kicco64), ho montato la struttura della coda e primerizzato il piccolo elicottero.
Sul traliccio non c'è alcun riscontro e quindi sono partito con la deriva in modo che fosse perfettamente diritta e poi ho attaccato il resto di conseguenza.
In realtà ho dovuto ripetere di nuovo la "primerizzazione, perché sono saltate fuori una serie di magagne (soprattutto ritiri della plastica) che andavano corrette.

Il lavoro prosegue con l'autocostruzione di alcuni accessori posti sotto l'abitacolo.

Ed ecco il moscerino finalmente sulle sue zampette lunghe, gentilmente recapitatemi da Enrico.

Il passaggio successivo è l'applicazione del primer, che spero serva anche a mitigare le inevitabili imperfezioni nella parte di unione tra la fusoliera e l'ampia vetrata frontale. 

Successivamente ho applicato un minimo di preshading, anche se non sono sicuro che lo utilizzerò al momento della verniciatura.

Poi la prima fase della colorazione, con l'applicazione del giallo.

Dopo 6 mesi di pausa forzata dovuta alla rittura del compressore, sono finalmente ritornato a lavorare sul piccolo elicottero.
Qui di seguito la mascheratura per l'applicazione del verde ...

... e la fase della verniciatura del verde, che in queste foto ha una tinta un po' troppo carica e chiara, che smorzerò con velature più scure.

Ecco l'NH-500 decalizzato.
le righine verdi/gialle non sono state una passeggiata, ma tutto sommato sono andate su bene e contribuiscono a dare ordine alla livrea. Date le dimensioni, sarebbe stato quasi impossibile farle con mascherature.
Come si può notare, ho eliminato le "unghie" dai pattini e ho aggiunto i pioli per agevolare la salita all'abitacolo.

E' stato un lavoro lungo e travagliato che ha inevitabilmente anche dei bei difetti, che da vicino e con gli occhiali ingranditori si notano parecchio.
Comunque sono arrivato alla conclusione e, dopo leggero lavaggio a olio e l'aggiunta dell'antenna sul trave di coda, ho imbasettato rapidamente l'elicotterino. Tutto sommato si tratta di un kit onesto che consente di riprodurre senza grandi difficoltà un soggetto italiano.


© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino