Mil Mi-8MTV-2 "Hip"



 Dati Kit
ModelloMil Mi-8MTV-2 "Hip"
Produttore, scala
  
Hobby Boss, scala 1/72
  
 Cenni storici
SoggettoUNO 864
Forza, livreaUkrainian Air Force - MONUSCO
Luogo e periodoGoma, Rep. del Congo - 2019
Cenni storici
Il Mil Mi-8 (nome NATO: Hip) è un elicottero da trasporto multiruolo sviluppato dall’OKB Mil negli anni sessanta ed entrato in servizio nel 1967.
Progettato per compiere missioni di trasporto e collegamento, nel tempo è stato anche utilizzato per operazioni di scorta armata e di supporto alle forze speciali. Esistono numerose varianti dell'Hip, tra cui una armata con razzi e missili anticarro denominata Mi-8T che è nel contempo in grado di trasportare 24 soldati. Le versioni da esportazione prendono il nome di Mi-17 e sono impiegate da circa 20 paesi nel mondo. Tra le principali differenze che si notano nei Mi-17 vi sono motori più potenti, una blindatura migliore a protezione dell'equipaggio e il rotore di coda sul lato.
L’Hip ha una cabina di pilotaggio con due piloti affiancati alle cui spalle è possibile far sedere un terzo operatore per i sistemi o motori. La cabina può ospitare nella versione civile fino a 32 passeggeri, oppure 12 barelle. La configurazione militare ha invece spazio per 24 soldati con equipaggiamento, che può arrivare a 36 passeggeri, 30 soldati o 20 barelle in alcune versioni di Mi-17. In configurazione cargo l'elicottero è in grado di trasportare carichi di dimensioni fino a 5,34 m in lunghezza, 2,32 m in larghezza e 1,8 m in altezza, che possono essere imbarcati aiutandosi anche con un verricello interno attraverso i portelloni posteriori in grado di aprirsi a conchiglia. L'elicottero ha anche in dotazione un verricello esterno con 150 kg di portata. bIl carico massimo trasportabile è indicato in 4000 kg.
Con oltre 17.000 esemplari distribuiti in più di 50 paesi, il Mi-8 è tra gli elicotteri più diffusi al mondo: un successo commerciale ottenuto grazie all'elevata affidabilità, robustezza e facilità di manutenzione mostrate dalla macchina nel corso del suo impiego.
I Mil Mi-8MTV-2 (ovvero Mi-17-1V) oggetto del modello sono la versione militare di terza generazione in carico all’Aviazione ucraina e sono impiegati da diversi anni nella missione umanitaria dell’ONU per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo denominata MONUSCO. Le operazioni degli Hip (assistiti dagli Hind armati) consistono principalmente nella movimentazione delle truppe regolari e del personale ONU nel paese e dalla distribuzione di viveri e beni di prima necessità alla popolazione martoriata dalla interminabile guerra in atto con i ribelli.
In questo contesto instabile rientrano purtroppo l’imboscata che il 22.02.2021 ha portato all’uccisione dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Jacovacci e dell’autista Mustapha Milambo Baguna, che vennero uccisi nell’attacco al convoglio di una missione umanitaria del MONUSCO diretta alla città di Rutshuru.
Il Mi-8MTV-2 UNO 864 che mi appresto a riprodurre risultava impiegato a Goma, città al confine con il Ruanda, nell’area orientale del Congo a soli 70 Km dal tragico evento.


 Realizzazione
ProduzioneRealizzato da scatola con autocostruzioni
ColorazioneColori acrilici ad aerografo e lavaggio a pennello
TempisticheMaggio - Ottobre 2022
Ambientazione
  
  
 Note
Partecipa alla Campagna "Africa" 2022 di Modellismo Più.
  
 Foto del soggetto originale




 W.I.P. - La costruzione del modello

Il kit che utilizzerò per questo modello è l'HobbyBoss 87208, prodotto nel 2008. I pezzi non sono molti, ma a prima vista le stampate sono pulite e sufficientemente dettagliate.






In questa foto i trasparenti e il foglio decal fornito nel kit, oltre al foglietto che mi sono disegnato io per realizzare UNO 864.










Ho iniziato a lavorare sugli interni di questo "Hip", di cui ho trovato anche alcune foto scattate durante i sorvoli in Congo. L'abitacolo è dipinto con un grigio tendente all'azzurro, ma tutta la strumentazione è montata su pannelli del colore verde-azzurro tipico dei cockpit russi di qualche anno fa. La strumentazione frontale dei piloti è montata su due totem speculari neri, sorretti ognuno da una sola gamba laterale che sale dal centro, per lasciare spazio alle gambe del pilota.

Per realizzare la strumentazione, che purtroppo non si vedrà ad abitacolo chiuso, ho deciso di stampare a misura con una laser a colori delle immagini di ottima qualità che ho trovato su un sito web.


Questa la foto dei pannelli che sono posizionati sopra le teste dei piloti. Prima ho applicato un lavaggio a olio per evidenziare l'ottimo dettaglio offerto dal kit. Credo che se avessi prodotto gli stessi pannelli su decal il risultato sarebbe stato di qualità migliore. Ma, visto che poi non si vedrà assolutamente nulla di tutto questo, ho deciso di acconentarmi della stampa su carta, anche perché i pannelli hanno effettivamente un loro spessore.








Nelle foto seguenti si vedono gli interni prima dell'assemblaggio e mi sembra che l'effetto sia sufficientemente realistico. Tra l'altro, per incollare la strumentazione ho utilizzato colla vinilica, che ha contribuito ad ammorbidire la carta e a farle seguire i rilievi della strumentazione. Alla fine ho fissato il tutto con trasparente opaco e poi ho dato una goccia di future sui tachigrafi, ma si nota solo in controluce.


E infine una carrellata di foto degli interni praticamente finiti.



Sul sito Kyiv Post, sono riuscito a trovare una bella serie di fotografie scattate dall'equipaggio direttamente dall'abitacolo di un Mi-8 durante un sorvolo del Congo. Quello che si vede a ore 12 è il vulcano attivo Nyiragongo, che si trova poco a nord di Goma.
In queste foto degli interni si nota che questo modello ha una specie di ripiano o un telo che congiunge i due pannelli della strumentazione con il parabrezza. Oltre a riprodurre quello, visto il periodo che stiamo attraversando, ho deciso di concedermi il vezzo di riprodurre anche la bandierina dell'Ucraina che si nota nella foto. La dimensione della stampa è di 3,7x2,5mm, forse leggermente sovradimensionata rispetto all'originale, ma ci tenevo che almeno si vedesse.


Prima di incollare il trasparente che include tutta la vetrata anteriore e il muso, ho pensato di fare il radar caratteristico di questa versione dell'Hip. Per realizzarlo ho utilizzato un vecchio pezzo di sprue da 5mm, che non ricordo nemmeno da che kit provenisse. Ho forato il cilindro nel centro e vi ho infilato una vite, a cui poi ho tranciato la testa per poterla infilare nel Dremel come fosse un tornio (alla buona). 
Una volta data la forma a cupola, utilizzando la lama del cutter, ho dovuto sagomare la base con carta abrasiva montata su un pennarellone con lo stesso raggio del musetto dell'elicottero.


Poi ho mascherato tutte le vetrate e ho chiuso le semifusoliere. La cosa non è stata proprio semplicissima, perché, facendo combaciare le parti superiori, in quelle inferiori si creava uno scalino di mezzo millimetro. Quindi ho dovuto procedere per passi, incollando le parti un po' alla volta e poi forzando in posizione le successive. Comunque alla fine ne sono venuto fuori e dopo diverse stuccature e ripannellature, questo è il risultato primerizzato.



Fra una cosa e l'altra, ho dovuto modificare il verricello, perché il kit ne propone due diversi tipi, ma nessuno era come quello utilizzato da questo elicottero in Congo. Quindi ho dovuto tagliare/incollare le parti e aggiungere qualche pezzettino per ottenere la forma che somigliasse di più a quello vero.


A parte alcune ulteriori stuccature e relative lmature, il passaggio successivo è il preshading, fatto con un NATO Black. Ora non vedo l'ora di iniziare a sbiancarlo.



Il processo per far "impallidire" l'Hip è stato abbastanza lungo, perché mano a mano che lo sbiancavo saltavano fuori magagne e imperfezioni, che prima non si vedevano. Quindi la colorazione ha richiesto diversi passaggi, con relativo rifacimento del pre-shading. Insomma, tanta pazienza.



Dal bianco ... subito al nero, per realizzare quella che non posso che considerare una verniciatura di bellezza, pensata per dare un minimo di contegno a un elicottero completamente bianco, che in quella zona sarebbe irrimediabilmente annerito dai fumi di scarico.
Quindi supermascheratura preventiva, perché anche solo i fumi dell'aerografo mi sporcherebbeto le superfici bianche dove non voluto.


Tolte tutte le mascherature, anche dai vetri, il risultato è migliore di quanto mi aspettassi, con pochissime sbavature.



Queste le foto del Mi-8 con qualche dettaglio in più e una mano di future, in attesa di decal e lavaggio a olio.


E qui di seguito le foto dopo aver applicato le decal



Ora che l'elicottero è a buon punto, è ora di passare agli opzional, come ad esempio le calotte di protezione delle prese d'aria, che in questo caso sono personalizzate con dei begli occhioni.



Avevo disegnato le decal, pensando di cavarmela a buon mercato con il supporto della tecnologia. Ma lo spessore e la consistenza delle decal hanno fatto sì che nessun ammorbidente le intaccasse in alcun modo per farle aderire alla forma sferica.
Quindi, dopo una lunga serie di tentativi con Microscale blu e rosso, Gunze e Tamiya (seguiti da altrettante imprecazioni) ho dovuto passare al piano B.  
Prima la passata di nero ... e poi il giallo


Infine le pupille, rappresentate da triangolini della misura di ben 1x1,7mm, recuperati dalle inutli decal. Questi risultano leggermente sottodimensionati e mi riservo di sostituirli più avanti; quindi non li fisso con la future.


Tra una lavorazione e l'altra, ho dedicato parecchio tempo alla colorazione del rotore principale, perché, in fin dei conti, è la parte che sta più sotto agli occhi di chi osserva il modello. Dai vari studi delle foto, ho notato che il corpo principale delle pale è di un verdino mimetico nella parte superiore, mentre sembra nero in quella inferiore. Il bordo d'attacco sembra metallico, ma tendente al giallo. La parte terminale delle pale è invece dipinta di un giallo tenue, spesso scolorito, ma solo nella parte meno esposta.
Quindi il primo passaggio dopo il primer è stata la colorazione del verde e del nero. 
Dopo un giorno di asciugatura, è stata la volta della mascheratura.


Questo il risultato, in un passaggio in cui non ho ancora evidenziato i dettagli con il lavaggio a olio, ma ho iniziato il lungo processo di invecchiamento delle pale. Infatti per renderle più realistiche ho caricato l'aerografo con lo stesso colore verdino, ma leggermente schiarito e diluito al 90%. Con questa soluzione ho passato ad arografo tutti i settori delle pale, ottenendo così un risultato che considero molto più realistico e piacevole. Spero che alla fine del lavoro si riesca a percepire questo lavoro anche nelle foto.


Qui di seguito una foto del rotore finito, con l'aggiunta dei tubi in gomma, come trovati in foto ravvicinate del Mi-8. Da questa foto si comprende un po' meglio il lavoro fatto per schiarire i vari settori delle singole pale (si nota un po' su quella a sinistra).




































Con i "penultimi dettagli", penso di poter considerare quasi finito il mio elicottero.
Quasi, perché mancano le antenne filari che vanno tirate dalle estremità degli stabilizzatori posteriori fino all'inizio del trave di coda, oltre allo sporco dei fumi di scarico. Ma prima di questi passaggi devo aggiungere i serbatoi aggiuntivi, che ho disegnato parecchio tempo fa per la stampa 3D, ma che mancano ancora all'appello.
Quindi mi devo organizzare per la stampa 3D e poi potrò finalmente concludere i lavori sul Mi-8, che per ora parcheggio in stand-by.



Finalmente ho ricevuto la stampa dei serbatoi ausiliari dal Mastro Stampatore di M+ e devo dire che è una bella soddisfazione vedere realizzato un mio progetto 3D. Si tratta infatti di un "aftermarket" che non credo sia disponibile in alcuna scala e quindi renderà il mio Mi-8 abbastanza unico nel suo genere.
Nella foto sotto a sinistra, la stampa 3D in resina di uno dei serbatoi e uno screenshot del progetto che avevo realizzato in Tinkercad (strumento online che era molto apprezzato dal nostro Fabio). 
Una volta eliminati i supporti e levigata la parte anteriore dei serbatoi, ho creato i fori da cui viene pescato il carburante. Per realizzare le tubazioni, la sezione di una graffetta di metallo sembra ottimale e questa servirà anche a sostenere il peso dei pezzi in resina.


La prova "a secco" conferma che le misure dei serbatoi erano corrette. Corrisponde perfettamente anche la posizione dei fori sulle fiancate dell'elicottero, rispetto alle foto dell'originale.


Ho finalmente raggiunto la fase finale del mio Mi-8 pallido, nonostante l'impiego africano.
Questa lunga lavorazione mi ha visto affrontare la sfida del lavaggio a olio per evidenziare le buone pannellature del kit, non facile su fondo bianco. Anche l'invecchiamento delle pale del rotore ha richiesto parecchio tempo, essendo un elemento che sta sotto agli occhi dell'osservatore. I fumi di scarico sono stati realizzati con Smoke Gray Gunze ad aerografo.
Come sempre, non sono completamente soddisfatto del risultato finale (soprattutto quando lo guardo in macro con gli occhiali ingranditori), perché non riesco mai a ottenere quella precisione che mi prefiggo all'inizio, ma è un limite con cui devo convivere. Di seguito le foto del modello finito.





L'elicottero è stato imbasettato assieme a uno Zil-131, automezzo da trasporto a 6 ruote motrici, compagno d'avventura in terra africana.





Infine, alcune foto con uno sfondo che contestualizza il soggetto in Congo.



E infine alcune foto dei due cugini con lo stesso sguardo, le cui basette sono componibili.





































































© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino