MBB Bo-105 "Red Bull"



 Dati Kit
ModelloMBB Bo-105 CBS Experimental
Produttore, scala
  
Amodel, scala 1/72
  
 Cenni storici
SoggettoBo-105 sperimentale di Chuck Aaron
Forza, livreaRed Bull Aerobatics
Luogo e periodoAirVenture 2012 in Oshkosh, WI
Cenni storici
L'MBB Bo-105 è un elicottero leggero utility biturbina con rotore a quattro pale, progettato dall'azienda tedesca Bölkow (con sede a Stoccarda) e prodotto dalla Messerschmitt-Bölkow-Blohm (MBB). Il Bo-105A effettuò il suo primo volo il 16 febbraio 1967. Nel 1991 la MBB confluì nella Eurocopter, che ha continuato a produrre il Bo-105 fino al 2001, anno in cui fu sostituito dall'Eurocopter EC-135 dopo la produzione complessiva di 1406 esemplari. Essendo stato il primo elicottero leggero civile dotato di due motori, il Bo-105 trovò un vasto impiego come eliambulanza, con le forze di polizia e per l'impiego offshore.
Il soggetto rappresentato da questo modello è l'MBB Bo-105 personalizzato con modifiche inventate da Charles "Chuck" Aaron per poter eseguire manovre acrobatiche prima impossibili per un elicottero, come Loop, Roll, Vertical Climb, Split S, Cuban Eight, Immelman e "Chuckcevak" (una reinterpretazione del Lomcovak). 
Charles "Chuck" Aaron (calsign "Malibu"), classe 1948, è uno dei soli 5 piloti autorizzati dalla F.A.A . (U.S. Federal Aviation Administration) ad eseguire acrobazie con elicottero negli Stati Uniti e uno dei 4 piloti a poterle eseguire nel resto del mondo. Nella sua lunga carriera, Chuck ha lavorato per la NASA nel programma di soccorso aereo dello Shuttle, oltre ad essere stato impiegato come pilota collaudatore del Boeing AH-64 Apache ed essere stato il primo pilota a sperimentare il sistema di visione infrarosso per il volo in elicottero. Quale meccanico certificato FAA, con la sua azienda FX Helicopters ha assemblato tre TAH-1F Cobra utilizzando componenti in surplus.
Aaron ha annunciato il suo abbandono degli airshow con la Red Bull nel 2015, effettuando la sua ultima performance al Red Bull Air Race World Championship a Las Vegas. Chuck Aaron è ancora un pilota attivo e ha collaborato recentemente anche alle scene con volo estremo in elicottero nei film di James Bond.
QUI alcune scene delle esibizioni di Chuck.
 Realizzazione
ProduzioneRealizzato da scatola con autocostruzioni
ColorazioneColori acrilici ad aerografo e pennello
TempisticheGennaio - luglio 2020
Ambientazione
  
  
 Note

Ha partecipato alla campagna "Animals" 2020 di Modellismo Più  
 Foto del soggetto originale


 W.I.P. - La costruzione del modello


Ho messo mano al kit e questa è la prima sommaria descrizione dell'esperienza:

- Plastica gommosa, ma nello stesso tempo fragilissima.
- 50% modello e 50% scorie di stampaggio
- Spessori già abbondanti per la scala 1:25
- Giunzioni che non 'giungono' per niente.
- Riscontri casuali e altri non pervenuti

Queste note caratteristiche consentono di identificare questo kit come un vero, autentico e inequivocabile "Amodel old style". Uno di quei kit che mi hanno fatto già precedentemente fatto diagnosticare di essere affetto da masochismo modellistico. Sì, perché in fin dei conti mi scopro a divertirmi con queste sfide ad armi impari contro questo produttore, che è l'unico a creare in 1:72 i soggetti che più mi attraggono. Quindi vedremo se anche questa volta riuscirò a terminare l'ennesima sfida tra amore e odio nei confronti di un famigerato kit Amodel.




Ecco alcuni scatti delle millemila prove a secco per capire come mi convenga crearmi la mia personale sequenza di montaggio dei pezzi di plastica quasi informe. Trattandosi di elicottero civile, lucido e scintillante, provvedo già a ordinare un container di stucco e a fare formale richiesta di dispensa papale per le imprecazioni dei prossimi mesi.







Ecco un esempio di ciò di cui stiamo parlando. Quelli a sinistra sarebbero gli scarichi e quei due pezzettini a gomito sarebbero forati, proprio dove erano attaccati alla sprue. A destra il risultato, che cerca almeno di far capire che si tratta di tubi.




Ed eccomi alle prese con gli interni. Non sono sicuro di quanto si vedrà attraverso i trasparenti "blindati" da 1 mm di spessore, ma ho voluto comunque riprodurre il possibile. Per questo mi è venuto in aiuto un bel video girato all'interno dell'elicottero durante un giro turistico di un ammiratore di Chuck, che gli ha portato un modello RC che riproduce il Bo-105. 




Innanzitutto ho dovuto modificare i sedili, abbassando lo schienale e cambiando la forma della seduta.






Ovviamente il pannello strumenti del kit è assolutamente liscio e quindi ho riprodotto con CorelDraw la strumentazione frontale. Le leve sono sovradimensionate, ma ho deciso di tenerli così, perché provando ad assottigliarli si spezzano subito a causa della plastica fragile.
Le cinture sono realizzate con la carta stagnola del coperchio dello yogurt e le fibbie con del filo elettrico.
Per la zona posteriore il kit fornisce solo la paratia, a cui ho aggiunto i sedili recuperati dalla banca dei pezzi (P-180 sempre Amodel) e la decal dello sponsor.



L'amico Stephane mi ha giustamente fatto notare che lo spessore (sezione) degli stick di comando erano inguardabili. Non so quanto si vedrà attraverso i vetri blindati made in Amodel (1mm si spessore), ma ho comunque deciso di staccarli e riprodurli con del filo metallico con una sezione più consona alla scala 1:72.Ora il risultato mi sembra molto più accettabile: sotto a destra una nuova foto, dove si vedono i comandi sul tettuccio (autoprodotti) con le due manopole rosse.




E passiamo al prossimo problema: i tergicristalli che non ci sono. Sul Bo-105 sperimentale di Chuck Aaron non ci sono i tergicristalli, probabilmente per il fatto che questo elicottero viene utilizzato solo per esibizioni e quindi in assenza di pioggia. Peccato però che Amodel fornisca due versioni di parabrezza, con due diverse tipologie di tergicristallo (singolo e doppio).






Quindi ho eliminato con la lama di un cutter i due oggetti in rilievo che si vedono nella foto sopra.
Poi ho iniziato il lungo lavoro di levigatura partendo con una carta da 800 e poi sempre più fina, utilizzando sia carte per unghie che quelle per modellismo.
Prima, sotto a sinistra, una "6" per la lucidatura delle unghie, dove si vede che dalle orrende righe sono arrivato al pezzo opaco. Sotto a destra, c
on la 8.000 l'opacità tende a diminuire e da qui in poi ho utilizzato la carta abbondantemente bagnata con acqua.




Con la 12.000 le cose migliorano ulteriormente e con il Polish la situazione inizia a diventare di una trasparenza più rassicurante. Conto che no la passata di future finale il "blindovetro Amodel" da 1mm di spessore sarà più trasparente di prima (e forse anche un po' meno spesso).



L'assemblaggio della cabina non è dei più semplici, perché la scomposizione dei pezzi necessita di un'infinità di prove a secco (abbastanza complicate) per capire se ci sarà una corrispondenza tra di loro. Non ci sono riscontri e quindi bisogna continuare a provare aiutandosi con il nastro.
A parte la presa d'aria del vano motore, cha andrà stuccata abbondantemente come tutto il resto, la copertura superiore consiste in un pezzo di plastica e nella parte vetrata. Questi due pezzi vanno congiunti con il parabrezza, cercando di evitare che si formino scalini. I 3 pezzi vanno prima sagomati in modo che si uniscano correttamente senza dare una forma svergolata alla cabina e poi incollati assieme.
Insomma, non proprio una passeggiata, che porta a questo risultato.





Ma la parte più bella viene quando bisogna inserire in tutto questo le fiancate. Nonostante le mille prove a secco, c'è sempre qualcosa da sistemare e infatti per inserire i pezzi trasparenti al loro posto ho dovuto praticamente risagomarli su misura.
Come si vede dalle foto, la quantità di stucco necessaria per ridurre le fessure e i gap tra i pezzi è notevole. Questi sono i momenti in cui mi chiedo se sarà veramente possibile ottenere un modello civile con finitura lucida da un kit in queste condizioni.






Dopo diverse giornate di intenso lavoro sul piccolo elicottero (solo in periodo notturno, visto che per fortuna lavoro regolarmente da casa senza interruzione anche in "covid-time"), arrivo con un lungo aggiornamento.
Innanzitutto la lunga operazione di mascheratura dei vetri, un po' complessa anche per la presenza dei frames.





Poi è giunto il momento del primer, che ho dovuto dare e ridare 6 o 7 volte, perché ogni volta comparivano problematiche relative alle stuccature, mai sufficientemente levigate. Poi comparivano anche altri difetti che necessitavano di ulteriore stucco e così via. Un calvario vero e proprio. Qui sotto si vede ancora qualche problema sul tetto.




Successivamente è venuto il momento del preshading, che ho fatto più che altro per abitudine, visto che, trattandosi di un "civile moderno" non credo che sfrutterò questa tecnica, se non limitatamente alle poche parti bianche delle superfici.




Ho proseguito il lavoro con i 3 colori del velivolo, partendo dalla base bianca su tutta la superficie, che poi ho mascherato per dare il rosso della parte frontale e superiore.





Quindi la mascheratura del bianco e del rosso per dare il blu nella parte inferiore e sul traliccio di coda.




E qui il blu, prima di togliere le mascherature e scoprire quanti ritocchi mi toccherà fare.





L'elicotterino a fine verniciatura si presenta così. I difetti non si notano in foto, ma sono visibili con gli occhiali ingranditori e quindi sono necessari alcuni interventi di ritocco a pennello, resi un po' difficili dal fatto che i colori hanno un grado di copertura diverso quando dati a pennello. Quindi anche in questo caso è necessario passare più volte con il colore molto diluito, fino a raggiungere la copertura voluta.






Ecco le foto del Bo.105 una volta applicate le decal.







Intanto che il lavaggio a olio si asciuga, ho proseguito il lavoro sulle pale del rotore, iniziato in verità da qualche tempo, perché un po' complesso. 

Si tratta infatti di riprodurre questo rotore (fotografato un una delle evoluzioni del buon Chuck) e le pale hanno anche il bordo d'attacco rivestito in metallo.








Quindi sono partito con quello che ho deciso fosse il colore di fondo, il nero, poi ho dato il bianco e infine le varie mascherature per il giallo, il rosso e il blu.








Direi che con questo passaggio posso considerare il Bo-105 concluso. Ho aggiunto le due antenne sull'abitacolo, che nel 2012 non erano simmetriche come invece si vedono nelle foto degli anni seguenti.
Interessante notare le aste di controllo del rotore, che sono identificate dai 4 colori rosso, giallo, verde, blu. come i relativi raccordi delle pale.












Dato che questo modello vuole essere anche un tributo al grande Chuck "Malibu" Aaron, fin dall'inizio avevo detto che avrei cercato un figurino da poter adattare a una delle foto che lo ritraggono orgoglioso davanti al suo Bo-105 sperimentale.



Con mia grande sorpresa e piacere, l'amico Francesco (ragazzo che non finirà mai di stupirmi) ha creato con le sue manine sante un figurino del buon Chuck in scala 1:72. Nonostante la mia nota incapacità e inesperienza in fatto di figurini, mi sembra di non aver eccessivamente vanificato il lavoro di Francesco e spero di essere riuscito a rendere almeno l'idea del biondo baffone.





Per concludere, ho preparato una basetta in modo molto semplice, utilizzando una targa in plexiglass, su cui ho attaccato una porzione di aeroporto stampata su carta adesiva. Infine ho applicato l'erba sintetica con il "piantaerba" elettrico, visto che in diverse foto dell'elicottero si nota proprio il prato che delimita la superficie in cemento.



















Posso considerare conclusa questa esperienza con il piccolo Amodel che, come sempre, mi fa un po' dannare per venirne a capo, ma mi dà la soddisfazione per aver potuto realizzare un modello che mi ha sempre ispirato.


© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino