Questa è una produzione anomala, perché basata su un modellino in metallo, anziché sul classico kit in plastica. Si tratta di un "die cast" (pressofuso) della Schuco, ditta tedesca nata a Norimberga nel 1912 e specializzata nella produzione di modelli da collezione di buona qualità.
Ho provato a saltare il passaggio della sverniciatura e il colore scuro molto coprente mi ha dato ragione. Con poche passate la vernice precedente è coperta.
Il colore dei mezzi dei Carabinieri è particolare e per ottenerlo ho mescolato 3 parti di Gunze Blu H5 e 1 parte di Gunze Tire Black H77, verificando poi il risultato con uno strumento di altissima precisione di cui mi fido ciecamente: l'occhiometro ;-)
Il passaggio successivo ha riguardato alcuni dettagli esterni, come i parafanghi, gli specchietti retrovisori e le plastiche dei fanali nere.
In seguito sono passato agli interni, che l'amico Alessandro ha pensato bene di ordinare di colore bianco/arancione, nonostante non sia un appassionato di "orienteering" (vedi colore delle "lanterne" di questo sport). Ho dimenticato di aggiungere il "cent" per avere un'idea sulla dimensione, ma si tratta veramente di micromodellismo che mi ha costretto a indossate il visore/binocolo.
Questa vettura monta i cerchi della versione militare e quindi ho dovuto sostituire quelli originali con una versione in resina fornita sempre dall'amico Kicco64. Ecco come si presentavano i cerchi in resina e la situazione finale, dopo la verniciatura e un rapido lavaggio a olio per evidenziarne gli ottimi dettagli.
Il lavoro finale ha riguardato il posizionamento dei "mandorlati" (le protezioni metalliche sul cofano e sui bordi inferiori dell'auto) e dei tre vetri sul tetto (realizzati anche questi con delle decal). Infine ho dipinto con un pennellino la fanaleria e i dettagli.
Ultimo accessorio dell'auto sono i tubi laterali che fungono da pedana, che ho riprodotto con del filo di ottone sagomato.
Visto l'amore di Alessandro per la neve, mi è sembrato giusto rappresentare il Defender sul suo terreno "naturale" e quindi ho riprodotto un manto nevoso sulla stessa basetta fornita con il modello. In questo caso ho utilizzato bicarbonato, fissato con comune lacca per capelli.
Alla fine il piccolo fuoristrada si presenta così, dopo aver ricevuto più o meno le stesse rielaborazioni applicate al soggetto originale.
Ed eccolo pronto per la consegna nella sua confezione originale.
Non resta che sperare che Alessandro apprezzi l'impegno e non risponda alla Johnny Stecchino: "Non ci somiglia per niente!" :-D
© Michele Raus | Club Modellismo Più Trentino
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