Dati Kit | ||
Modello | Volkswagen Typ.166 "Schwimmwagen" | |
Produttore, scala
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Italeri, scala 1/35, 72 pezzi
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Cenni storici | ||
Soggetto | VF 4368 | |
Forza, livrea | 48° Corpo dei Vigili del Fuoco | |
Luogo e periodo | Mantova, 1951 | |
Cenni storici
La Schwimmwagen è un veicolo militare anfibio per il trasporto leggero, prodotto dalla Volkswagen. Venne prodotto durante la seconda guerra mondiale fino al 1944 in circa 15.000 esemplari. Aveva la meccanica della Kübelwagen con motore a benzina potenziato e trasportava 4 persone. Il mezzo era un 4x4 con pneumatici speciali: aveva un'elica intubata dietro la carrozzeria, normalmente ripiegata verso l'alto per non essere danneggiata. Lo scafo era 'a ciambella', con i cassoni di galleggiamento presenti davanti e dietro. Il veicolo era molto piccolo ed agile e si dimostrò mobile sulla sabbia del deserto come sull'acqua. Alla fine della guerra, il Comando dei Vigili del Fuoco di Mantova ne aveva recuperate circa 17 e almeno una dozzina di loro prestò servizio, ad esempio, durante l'alluvione del Polesine del 1951.. | ||
Realizzazione | ||
Produzione | da scatola, decal autoprodotte | |
Colorazione | Colori acrilici a pennello e aerografo | |
Tempistiche | 16 ore | dicembre 2014 | |
Ambientazione
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Basetta in cartone |
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Note | ||
Modello riprodotto sulla base dell'esemplare esposto al Museo Storico dei Vigili del Fuoco di Mantova |
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Foto soggetto originale | ||
W.I.P. - La costruzione del modello | ||
Il kit è il classico Italeri 1:35, acquistato e iniziato molti anni fa, e poi abbandonato.
Dato che le diverse attività promozionali del Club si incrociano con quelle dei locali Vigili del Fuoco, ho deciso di restaurare il modello per farlo diventare un soggetto molto interessante utilizzato dai Vigili nel 1951 in occasione dell'alluvione del Polesine. Praticamente il mezzo in scala ha ricevuto lo stesso trattamento di quello originale.
Sverniciata la mimetica desertica precedente, sono passato a quella tipica rosso scura del Vigili del Fuoco.
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Anche gli interni hanno ricevuto lo stesso trattamento.
Poi è venuto il turno delle decal, semplici da disegnare e stampate magistralmente dall'amico Kicco. ![]() ![]()
Poi sono passato alla fase di dettaglio, con l'aggiunta dei vari accessori, come la marmitta, l'elica intubata, il remo, la pala e le ruote.
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Dopo
essere stata accessoriata, la Volkswagen ha ricevuto un lavaggio a olio
Grigio di Payne che le ha anche tolto buona parte della lucidità
precedente. Il tettuccio ha ricevuto delle lumeggiature ad aerografo con
una tinta più chiara e una buona dose di trasparente opaco. Le gomme
sono state impolverate solo sul battistrada utilizzando la polvere
grattata dalla mina di una matita colorata grigia. La cinghia che tiene
sollevata l'elica è riprodotta come l'originale utilizzando nastro di
carta e del filo elettrico per la fibbia.
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© Michele Raus | Club Modellismo Più Trento
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Volkswagen Typ.166
Agusta Bell AB-47G
Dati Kit | ||
Modello | Agusta Bell AB-47G | |
Produttore, scala | Italeri, scala 1/72, 63 pezzi | |
Cenni storici | ||
Soggetto | I-VFRO n/c 012 - il 1° elicottero dei Vigili del Fuoco | |
Forza, livrea | Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco | |
Luogo e periodo | Roma, Aeroporto dell'Urbe - 4 settembre 1954 | |
Cenni storici Agli inizi degli anni cinquanta l’elicottero statunitense Bell Model 47, prima macchina ad ala rotante al mondo impiegata operativamente su vasta scala, iniziò ad essere costruito su licenza in Italia dalla società Agusta che, fino ad allora, era stata coinvolta prevalentemente nella produzione di motociclette. L’AB-47 G iniziò i collaudi in volo il 22 maggio 1954. Pur con una diversa motorizzazione del Model 47 (primo volo l’8 dicembre 1945), l’AB-47 G riproponeva comunque la caratteristica configurazione con la bolla di plexiglass anteriore e la fusoliera a traliccio con tubi metallici a vista. L'AB-47G I-VFRO fu uno dei primissimi elicotteri costruiti dall'Agusta e fu consegnato al primo equipaggio dei Vigili del Fuoco a Roma nel 1954 | ||
Realizzazione | ||
Produzione | Realizzato da scatola con autocostruzioni (cinture e decal) | |
Colorazione | Colori acrilici ad aerografo e pennello, invecchiamento ad olii e acquerello | |
Tempistiche | work in progress | ottobre-dicembre 2014 | |
Ambientazione | Basetta di recupero da involucro CD e stampa | |
Note | ||
Le decal sono state autoprodotte
(elaborazione grafica e stampa) | ||
Foto del soggetto originale | ||
W.I.P. - La costruzione del modello | ||
Ebbene sì, sto decisamente attraversando una "fase elicotteristica". Dopo il Dauphin, l'NH-500, il Kamov e l'Alouette, ho deciso di proseguire la produzione dei velivoli in carico ai Vigili del Fuoco con questo soggetto abbastanza unico:
Agusta-Bell AB-47G (uno dei primi costruiti dall'Agusta) Immatricolato I-VFRO (Vigili del Fuoco di ROma) 1° elicottero del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Roma, Aeroporto dell'Urbe, 04/09/1954 Il kit è il noto Italeri in scala 1:72 (regalatomi tempo fa dall'Amico Enrico MG42)
Non
è stato facile recuperare le informazioni per riprodurre le decal, ma
alla fine il libro di Maurizio Di Terlizzi "L'Alba degli
elicotteri in Italia 1945-1960" (edizioni Ibn) è venuto in mio soccorso.
Questo un ritaglio del profilo a pagina 84:
Sono
rimasto sorpreso dalla qualità di questo kit da meno di 10€, perché le
stampate sono pulite, la plastica è della consistenza ottimale per
essere lavorata e gli incastri precisi. I tubi sono secondo me ben
riprodotti e necessitano di una buona dose di lavoro solo se si vuole
fare i perfezionisti, togliento i quasi impercettibili segni di
giunzione degli stampi (cosa che ho pazientemente fatto, tubicino per
tubicino).
Il traliccio di coda si monta bene e serve solo aggiungere un paio di traversi (in rosso). ![]()
Il
risultato è un'intelaiatura solida e diritta. Solo i pattini sono un
po' delicati, ma non riceveranno particolari sollecitazioni.
Il
traliccio mi ha richiesto alcune ore (che per il tempo che ho
significano giorni) e ora sono passato alla preparazione del motore e
degli interni. In effetti, non particolarmente faticoso, ma di pazienza, perché ho lisciato tutti i tubi con un pezzo di lama del cutter.
In seguito ho finito gli interni (piccoli piccoli) e sono soddisfatto del risultato, considerate le mie aspettative.
Anche qui si monta tutto bene e le uniche cose rilevanti che mancavano erano le cinture e un cablaggio sulla parte anteriore della strumentazione, tutto riprodotto abbastanza rapidamente. ![]() ![]()
Il disegno delle decal non mi ha creato particolari problemi, a parte
la grafica del marchio dei Vigili del fuoco, che è un po complessa e mi
ha costretto a digitalizzare il logo che si trova in rete.
Il
kit è stato lucidato e "decalizzato' senza problemi. Per la stampa
delle decal ringrazio di cuore l'amico Enrico "Kicco64" per la consueta
qualità e precisione.
Ora mi resta un lavaggio leggero, dato che voglio riprodurre il soggetto nel giorno della consegna e immagino fosse "fiammante", se così si può definire un elicottero dei Vigili del Fuoco ;-). ![]() ![]()
Di
seguito un paio di foto zoomate, anche se la qualità della fotocamera
lascia molto a desiderare a causa della poca luce che ha generato un bel
po' di "rumore". Da considerare che il marchio "Giovanni Agusta - Bell"
è alto 1,3mm e la scritta sotto è alta 0,3mm. Si tratta di foto scattate come sempre in notturna, con tutti i difetti modellistico-costruttivi del sottoscritto bene in vista.
![]()
Le
ultime fasi hanno riguardato l'aggiunta delle ruotine, degli sportelli
(uno dei quali ho lasciato semi-aperto) e degli apparati sotto al muso.
Poi sono passato a un lavaggio selettivo dei recessi e di tutti i nodi dei tubi. Lo scopo era dare migliore visibilità ai volumi e alle forme e far perdere l'aspetto troppo 'giocattoloso' classico dei modelli con finitura lucida. Infine ho sistemato il piccolo elicottero su una semplice basetta realizzata con un vecchio contenitore per CD e una stampa su carta adesiva. ![]() ![]() ![]() | ||
© Michele Raus | Club Modellismo Più Trento
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